1821 - San. Ludovico Pavoni fonda l'istituto di San Barnaba nell'ex convento agostiniano in Corso Magenta, per dare istruzione scolastica e formazione professionale agli orfani e ai derelitti.
1841 - Nell'istituto Pavoni vengono inseriti i primi sordomuti. Inizia per loro la scuola speciale con insegnanti abilitati alla scuola di metodo di Milano.
1847 - Ludovico Pavoni fonda la Congregazione dei " Figli di Maria Immacolata" (Pavoniani) per dare continuità alla sua opera, nel medesimo spirito e scopo.
1849 - Il Pavoni muore a Saiano il 1° Aprile 1849.
1874 - La Congregazione pavoniana viene soppressa e il suo Istituto convertito in Opera Pia, amministrata da una commissione di 5 persone nominata dall'amministrazione provinciale.
1911 - Il Co. Alessandro Panciera Zoppola, lascia un legato per la costruzione della nuova scuola per i sordomuti, in via Castellini.
1925 - La scuola per sordi si trasferisce nella nuova sede; gli orfani vengono affidati all'Istituto Orfani di via Bassiche.
1946 - La Commissione affida la direzione della scuola e la gestione delle officine alla Congregazione Pavoniana.
1949 - Il primo centenario della morte del Fondatore. Si dà inizio alla costruzione della Casa del Sordoparlante, di proprietà del Pio Istituto gestita dai Direttori del Pio Istituto Pavoni (padri Pavoniani) e dal 1985 subentrò direttamente nella gestione l'Ente Nazionale per la protezione e l'assistenza dei Sordi (ENS) per il perseguimento di finalità di solidarietà sociale e inclusione dei sordi nella società e le iniziative di inclusione scolastica, lavorativa , la Lingua dei segni, la comunicazione totale, del bilinguismo, la cultura, il tempo libero e le attività ricreative. Lo sport è organizzato dall’Associazione Sportiva Lodovico Pavoni Sordoparlanti di Brescia.
1965 - Le Officine vengono chiuse per la legge 1325 che impedisce il lavoro ai minorenni.
1978 - Per la legge 517 del 1977 che apre le classi della scuola normale anche ai sordi, si esaurisce la frequenza alla scuola speciale gestita dal Pio Istituto Pavoni. La scuola fu chiusa. Seguì un periodo di riflessione per aggiornare l'attività del Pio Istituto alle nuove leggi.